FONDERIA CARROCCIO

Tradizione e innovazione

Tutte le grandi industrie legnanesi, come la Franco Tosi o la Pensotti, avevano al loro interno un reparto “fonderia”, ma le aziende medio piccole si servivano di Fonderie esterne che lavoravano su commessa. Fino agli anni cinquanta-sessanta se ne contavano una decina: Lomazzi; Oldrini; Giudici… per fare qualche nome.

Si può quindi ben dire che le fonderie, accanto alle tessiture ed alle officine meccaniche sono state uno dei pilastri dell’industria legnanese. Tanto più che spesso, dalla fonderia si passava all’officina e da questa al grande stabilimento. Esempio tipico: la “Andrea Pensotti”.

La “Fonderia Carroccio” è una fonderia di seconda fusione. Produce: Ghisa grigia EN-GJL (UNI EN 1561); Ghisa sferoidale EN-GJS (UNI EN 1563) e ghisa SIMO EN-GJS-SIMO (UNI EN 16124).

La “Fonderia Carroccio”, è un nome e una storia profondamente legata a Legnano ed al suo passato, ma proiettata, grazie al continuo miglioramento e all’inserimento delle nuove generazioni, verso il futuro.

La storia

1920

Giuseppe Oldrini, dipendente della Fonderia Pensotti, con il  fratello Filippo, con coraggio e determinazione si mettono in proprio e aprono la “Fonderia Fratelli Oldrini”. Era un’impresa famigliare: come ricordato in un’ intervista da Maurizio Oldrini al canale Bussines24 su Youtube, il forno per la fusione era caricato dalle mogli la sera.

1946

Dopo la guerra si riparte tra mille difficoltà, ma la prospettiva della ricostruzione del Paese, e la stabilità delle istituzioni fanno ben sperare in un futuro migliore.
I figli di Giuseppe, Michele e Virgilio costituiscono una nuova società la “Fonderia Carroccio S.r.L”. Capitale 100.000 lire

L’atto di costituzione  della Fonderia Carroccio S.r.L
La targa all’ingresso

Con spirito imprenditoriale, a volte avventuroso i due fratelli posero solide basi per lo sviluppo della nuova società.

In questa foto lo spirito dell’epoca: sembra una festa sull’aia. Gli impianti sono pionieristici, un robusto carro trainato da cavalli, bambini ragazzi e adulti in posa sul grande carro… in tutti la volontà di fare.

Anni ’70-’80

Dalla ricostruzione all’innovazione.
La guida dell’azienda passa ai fratelli Osvaldo e Maurizio e alla cugina Carla. Innovazione e ambiente sono gli obbiettivi della nuova dirigenza.

1981

Si installano forni elettrici che permettono di arricchire l’offerta dei prodotti. La Fonderia Carroccio si dota di un laboratorio di analisi.

2004

Accanto alla ghisa lamellare (EN-GJL), viene prodotta  ghisa a grafite seferoidale (Silicio Molibdeno) (EN-GJS).
Con questo prodotto l’azienda  entra nel mercato dei prodotti per la motoristica navale.

2024

Quarta generazione.
Attualmente, alla guida dell’azienda, con Luca, vediamo la quarta generazione della famiglia Oldrini.

Quattro generazioni.

Una storia secolare  fatta di lavoro, di intelligente impegno nella innovazione tecnologica, di attenzione al rispetto dell’ambiente e di valorizzazione e qualificazione dei collaboratori.
Elementi che hanno radicato profondamente l’azienda nel tessuto sociale e produttivo di Legnano, e gli hanno guadagnato una posizione di rilievo  in campo nazionale ed internazionale.

La produzione
(qualche esempio)

Controllo qualità

Il laboratorio analisi – particolare: microscopio e spettrofotometro.
Certificazioni e riconoscimenti

Certificazione di “ FORNITORE APPROVATO” per la produzione di “ getti in ghisa sferoidale” da parte del RINA (Registro Navale Italiano) e L.R. (Lloyd’s Register)

2013  Approvazionedel Sistema di Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008

1994

Attestato di partecipazione e qualifica di “Eccellenza” nel suo settore rilasciato dalla redazione del programma televisivo Bussines 24 la tv del lavoro

Certificato di INDAGINE TERMOGRAFICA degli impianti elettrici

Attestato di sostenibilità

Fonderia Carroccio: panoramica dello stabilimento

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