ERNESTO PARINI

Poeta e musicista

La voce della città

Ernesto Parini è stato spettatore della trasformazione di Legnano nel ventesimo secolo.

Come tutti gli artisti ,ha percepito in anticipo, che quelle trasformazioni,  avrebbero messo a dura prova il carattere più genuino della città e della sua gente: la semplicità, la solidarietà, un modo di valutare le cose basato sul buon senso contadino.

Ha cercato di reagire, di opporsi alla disumanizzazione, della “gente nova “e dei “subiti guadagni” con la sua arte: la poesia, la musica, il teatro.

Il dialetto, elemento unitario ed identitario della città, è stato usato da lui con maestria, per riproporre con nostalgia ed affetto quel mondo con versi e note che vanno dall’allegria di una marcetta al più realistico tratteggio del venditore di castagne che già di buon mattino, con la moglie, avvolta nello  scialletto, decanta la sua mercanzia.

Note biografiche ed attività

1908 – Nasce a Legnano

Arona – Frequenta il “Collegio De Filippi”

Dialetto e poesia

“Luce”: scrive su questo quotidiano sonetti in “legnanese”

“Corriere della Sera”: pubblica su una sua rubrica antichi modi di dire  e proverbi in “legnanese”.

Vocabolario legnanese: ha collaborato con il giornalista Giorgio D’Ilario alla stesura di un vocabolario del dialetto legnanese

Famiglia legnanese: è tra i soci fondatori

Comune di Legnano: gli pubblica due volumi di poesie. “Me car Legnan n°1” e “Me car Legnan n°2”

Socio Rotary Club Ticino: il Rotary pubblica due sue raccolte: “ Inturnu al caminetu” e postumo, “Parol d’una volta”. Il ricavato dalle vendite è impegnato per borse di studio.

Musica: composizioni

Il 78 giri con la canzone “3 paes nustran” di Ernesto Parini, cantata da Ciro Bassanesi accompagnato dall’orchestrina 3 basei. La canzone faceva parte della rivista “Sem nassu par patì… e patem” del 1950-51

Anni trenta – scrive la musica per alcuni film.

Anni cinquanta – scrive alcune canzoni per la Compagnia de “I Legnanesi” e altre due “Me car Legnan” e “Forza Legnano”. La prima dedicata alla città del Carroccio, diventerà il suo inno ufficiale, la seconda dedicata alla omonima squadra di calcio.

Cerro M. Banda – Nel ‘70 è nominato Presidente del Corpo Musicale di Cerro Maggiore.
Si ritrova una banda in crisi, ne costituisce una nuova con ragazze e ragazzi. Acquista gli strumenti e le divise, alle composizioni classiche aggiunge anche jazz e composizioni moderne.

1993  – Muore a Legnano dove è sepolto nel cimitero Monumentale.

L’inno della città: “Me car Legnan”

Nüm da Legnan gh’èm poca roba in vista,
un munumentu sul ca l’è un canum
i tesitür, mecanighi e ciclista,
a gesa da San Magn e peu a stazium…

Me car Legnan,
te sé ‘n amur
pais nustran
lauradur!

Ul nostar ciel
L’è pien da füm,
però par nüm
l’è sempar bèl

Ul nostar ciel
l’é pien da füm,
però par nüm
l’é sempar bèl !

Sòna i campan,
fis’cia i siren;
òm, donn, tusann
ta vöran ben.

Me car Legnan,
te sé ‘n amur,
pais nustran,
lauradur !

Ul frégiu che d’invernu al pica forti,
ul caldu che d’éstàa ‘l ta fà crapà,
e tütti i caminuni drizzi e storti
ca füman fin da fàti sufagà.

I vigil ca ta fregan quatar ghèj,
i paisan ca i vignévan al mercà,
l’é un bèl ricordu a storia di cancèj
da a feruvia ch’évan sempar seràa…

Riconoscimenti ed onorificenze

1972 e 1976Premio San Valentino di Terni per la poesia d’amore. La sua poesia ha superato ormai i confini legnanesi.

1976Premio Tirinnanzi per la Sezione Dialetto Lombardo.
“Tessera d’oro” della Famiglia legnanese
“Paul Harris Fellow” dal Rotary Club Ticino

1979Cavaliere della Repubblica, Sandro Pertini Presidente.

1992Cerro Attestato di Civica Benemerenza, conferitogli dal sindaco cav. Paleari, per il contributo alla conoscenza e diffusione delle tradizioni locali.

Articoli simili