GIANFRANCO FERRÈ
Stilista

Gianfranco Ferrè è stato il più celebre e celebrato legnanese degli ultimi settant’anni.
Ha saputo esprimere le sue doti naturali di creatività, fantasia e sensibilità con un solido rigore tecnico che ben gli hanno meritato il titolo di “Architetto della moda”, e ne hanno fatto, in questo settore, un protagonista e un “maestro” a livello mondiale.
Non è azzardato pensare che anche nel suo lavoro si sia manifestata la concretezza, l’eleganza, l’amore per il lavoro e la cura dei particolari, che vedeva incarnati nella quotidianità della sua famiglia e della sua terra.
Con la stessa concretezza e rigore tecnico si interessò anche a produrre e valorizzare commercialmente le sue “invenzioni” e il suo “stile”, creando una casa di moda con il suo nome.
Note biografiche
15 agosto 1944 – Nasce a Legnano. Il padre Luigi, ha una piccola azienda che produce macchine utensili. La madre Andreina Morosi è casalinga. Nonostante le difficoltà cresce in un ambiente famigliare sereno nel culto dei volari della media borghesia lombarda e dell’educazione cattolica: osservanza delle tradizioni, senso del dovere e della misura, rispetto ed eleganza.
1947 – Nasce, Alberto il fratello minore, “il tecnico” che, agli inizi, contribuirà in maniera determinante a trasformare le idee di Gianfranco in oggetti reali.
La zia – Finiti i compiti, Gianfranco andava dalla zia Adele, sarta, sorella del padre, aiutandola con la consegna dei vestiti, e piccoli lavoretti. In quell’ambiente appagava la ricerca di eleganza e libertà.
Liceo – Frequenta il Liceo Galileo Galilei di Legnano.
1959 – Quindicenne, vince il concorso nazionale di pittura, indetto dalla Famiglia Legnanese, con un dipinto ad olio.
1960 – In seguito alla morte del padre, la famigliola si trasferisce presso le due sorelle della madre, Rina e Virginia, sempre a Legnano, in via de Amicis.
1963 – Diplomatosi, si iscrive alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.
1969 – Si laurea col massimo dei voti discutendo la tesi “Metodologia dell’approccio alla composizione” relatore, l’architetto Franco Albini.
Gli inizi – Già al Liceo e poi all’Università, disegna e realizza con l’aiuto del fratello Alberto, accessori d’abbigliamento: cinture, bracciali, bijoux… partendo da materiali insolitamente normali, quali la plastica, il cuoio, ricavati da oggetti comuni, reperibili nei negozi di ferramenta e utensileria. Lo fa per passione, per amore del nuovo e del bello, oggetti che regala alle sue amiche e alle colleghe di corso.
Coincidenze – Una di queste (forse è una leggenda metropolitana) frequentava le sorelle Biffi, Rosy e Adele, proprietarie di boutiques a Milano. Queste furono subito colpite dalla fantasia e dalla novità dell’accessorio indossato dalla giovane e ne vollero conoscere l’autore.
Il lancio – Convintesi del talento del Ferrè, le Biffi lo introdussero nel mondo della moda milanese. Articoli sulla stampa specializzata e sui rotocalchi più diffusi come Arianna, Grazia, l’Espresso, per approdare infine alla collaborazione con lo stilista Walter Albini e con la sua collega Cristiane Baily, che stavano rivoluzionando i canoni della moda del loro tempo.
1972 – Si trasferisce a Milano, in una casa-studio affittata. Termina il pendolarismo Milano-Legnano e il serale ritorno in famiglia dalle “mamme”
1972 – Inizia la collaborazione con la storica ditta “Impermeabili San Giorgio” di Genova. Gli viene affidata la linea “ketch” abbigliamento giovane e sportivo, progettato in Italia, ma realizzato in India.
India – Come responsabile anche della produzione si reca nel Paese asiatico. Ne rimane colpito ed affascinato. Scopre nuovi modi di interpretare il vestito, il corpo, il lusso, i colori. La sua creatività ne rimane segnata per sempre.
Collaborazioni – Al ritorno dall’India, 1973, estende le sue collaborazioni ad altre società del settore moda. Con la Dei Mattioli di Bologna, con il Maglificio di Vignola(1976), con La Matta di Vicenza per i capi in pelle, con la pellicceria Trione di Bari. Naturalmente continua quella con la “Impermeabili San Giorgio”
1974 – Prime sfilate: presenta a Milano la collezione prête à porter femminile Baila by Ferrè autunno/inverno1974/75. Le “sue” camicie bianche attirano l’attenzione di tutti. Sempre a Milano presenta la collezione prête à porter Courlande disegnata per la “Impermeabili San Giorgio”. Successi e critiche. Comincia ad esprimersi anche con materiali eterogenei e in settori complementari all’abbigliamento: lycra, jersey, lana, pelli e filati.
1978 – Assistito dall’imprenditore Mattioli fonda la Gianfranco Ferrè S.p.A. con sede a Milano. Lo affianca la fidatissima cugina Rita Airaghi.
Nello stesso anno riesce a presentare sempre a Milano, la “sua” collezione avvalendosi delle specializzazioni delle società con cui collaborava: Mattioli, Vignola, La Matta. Un trionfo.
Notorietà internazionale – Alla sfilata son presenti due personaggi autorevoli nel mondo della moda: Rudy Crespi e Beppe Modenese che in Italia e negli Usa decretano il successo in campo internazionale del marchio Ferrè.
Versatilità – Man mano che il suo stile matura, la sua capacità creativa ed interpretativa si riversa in tutti i settori affini e complementari all’abbigliamento: accessori, profumi, occhiali, orologi, jeans, costumi per balletti e abiti per cerimonie. Dovunque si impone per il suo stile rigoroso.
Esposizioni – Ormai è conosciuto in tutto il mondo. Alle sue realizzazioni e ai suoi disegni sono dedicate manifestazioni, dagli USA (MIT), alla Cina (Chic ’93-Pechino), al Giappone (Mus Daimaru-Osaka)

1986 – Alta Moda. Ferrè, sposta i suoi interessi creativi dal prête à porter all’Alta moda.
1998 – La sede della Maison Ferrè è ristrutturata 4500 m2, quattro piani per uffici e un salone di più di 500m2 per le sfilate.
1989 – La consacrazione. E’ incaricato della direzione artistica della Maison Dior. Grande scorno dei francesi. La prima collezione: un trionfo.
2007 – 3 marzo, è nominato Presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Milano
7 giugno muore. Il funerale fu celebrato solennemente in Legnano, la salma riposa nel Cimitero Monumentale.
2008 – 13 febbraio, nasce la “Fondazione Gianfranco Ferrè” con il suo prezioso archivio, per coltivarne l’arte e la memoria.
L’uomo, il mecenate, l’impegno civile, il legnanese
L’uomo – Riservato e schivo, tenne sempre lontano dai riflettori della mondanità la sua vita privata. Un “falso burbero” lo definivano i dipendenti della Maison, come chi deve conciliare la ricerca della perfezione con l’indulgenza verso i limiti della natura umana. Fu fedele a se stesso e alle sue radici, sempre impeccabile in giacca, panciotto, fazzoletto da taschino, gemelli e spilla fermacravatta; cedevole verso un “dolce al cioccolato” o a un buon “risotto alla milanese”, che tanto sapevano di Legnano, di casa, delle sue “mamme”.
Il mecenate – Amante dell’Arte e del Bello, finanziò il restauro di due opere: gli affreschi del Guercino nel duomo di Piacenza e il quadro “Adamo piange Abele” di J.C. Loth, esposto agli Uffizi di Firenze.
AIDS – 1992. Con Armani e Valentino aderisce al progetto “Convio” proposto da Versace per raccogliere fondi per la lotta contro l’AIDS.
1995. Partecipa al Project Los Angeles Century Plaza Hotel per raccogliere fondi.
Il legnanese – Cittadino del mondo, ha conservato con la sua città d’origine un rapporto d’ affetto e nostalgia: «una città piccola, ma solida, vivibile […] È in ‘provincia’ senza dubbio. Ma lo è nel senso migliore del termine» . Prima di trasferirsi definitivamente a Milano, si rifugiava nella piccola, ma solida città, come un bambino nelle braccia della madre, anzi come diceva, delle “mamme” la madre naturale e le zie, con le quali era cresciuto dopo la morte del padre.
Legnano lo celebra
2024 – 7 settembre-6 ottobre. Legnano lo ha ricordato con una sontuosa mostra “Tra ragione e sentimento” allestita a Palazzo Malinverni, con il supporto del Centro di Ricerca Gianfranco Ferrè del Politecnico di Milano


Riconoscimenti
Moltissimi sono stati, in Italia e all’estero, i riconoscimenti alla sua creatività e alle sue realizzazioni:
1975 luglio – Capri: premio Tiberio d’oro, Mare Moda Capri
1982 ottobre – Milano: premio Occhio d’oro, migliore collezione donna P/E 1983
1983 marzo – Milano: premio Occhio d’oro, migliore collezione donna A/I
1984 novembre – Tokyo: riconoscimento The best five, quotidiano giapponese Asahi Shimbun e rivista WWD Japan
1984 settembre – Genova: riconoscimento, Camera di commercio
ottobre – Milano: premio Occhio d’oro, migliore collezione donna P/E
novembre – Los Angeles: riconoscimento Costume design, Los Angeles drama critics circle per i costumi, ideati insieme alla costumista Diana Eden, della commedia Tamara

1985 marzo – Monaco di Baviera: premio Münchner Modepreis
aprile – Bologna: riconoscimento, Comune di Bologna
maggio – Mantova: riconoscimento, Gazzetta di Mantova
giugno – New York: Cutty sark men’s fashion awards
settembre – Varese: coppa di partecipazione al defilé di attacchi d’epoca e alta moda, Golf Club Varese
dicembre – Milano, palazzo Marino: medaglia d’oro Ambrogino d’oro, Città di Milano
1986 gennaio – Roma, Palazzo del Quirinale: onorificenza di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana conferita dal presidente della Repubblica
marzo – Milano: premio Occhio d’oro, migliore collezione donna A/I 1986-87
maggio – Bologna: riconoscimento, imprenditori Lineapelle
maggio – Palermo: riconoscimento, AIRC Città di Palermo
novembre – Legnano: riconoscimento Tessera d’oro, Famiglia Legnanese
1987 marzo – Milano: premio Occhio d’oro, migliore collezione donna A/I 1987-88
maggio – Tokyo: attestato, Association of total fashion
novembre – Legnano: riconoscimento, Lions Club Legnano Host e Lions Club Legnano Carroccio
1988 aprile – Busto Arsizio: premio Rotary Professionalità 1988, Rotary Club
1989 maggio – Milano: premio Telegatto, TV Sorrisi e Canzoni
luglio – Parigi: premio Dé d’or, miglior couturier della stagione
luglio – Roma: speciale riconoscimento Personaggio della moda 1989, Associazione via Borgognona di Roma
settembre – Ischia: premio Modaischia 1989
novembre – Legnano: attestato di benemerenza civica, Città di Legnano
dicembre – Milano: premio Firma dell’anno
dicembre – Milano: premio Milanese dell’anno, Famiglia Meneghina
1990 marzo – Milano: premio, Associazione italiana pellicceria
giugno – Milano: riconoscimento, Italia ’90
ottobre – Firenze, Palazzo Vecchio: premio europeo Lorenzo il Magnifico, Accademia internazionale medicea
1991 aprile – Legnano: riconoscimento, Lions Club Busto Arsizio Cisalpino
giugno – Firenze, Palazzo Vecchio: riconoscimento Il Fiorino d’oro, Città di Firenze
giugno – Los Angeles: riconoscimento, The music center & county of Los Angeles
1992 settembre – Mexico D.F.: riconoscimento Sol De Oro 92, Circulo nacional de periodistas
dicembre – Vienna: premio Diva 92 – Wollsiegel, IWS e Diva
1993 maggio – Pechino: nomina Senior Advisor, China Tiangong clothing science & technological development group e national garments research
giugno – Firenze, Palazzo Vecchio: premio speciale Pitti Uomo, Pitti Immagine Uomo
novembre – Milano: medaglia Paul Harris Fellow, Fondazione Rotary del Rotary International
1994 maggio – Baveno: targa di riconoscimento, Lions Club
settembre – New York: premio The fashion group international
novembre – Campione d’Italia: premio Maschera d’oro, Città di Campione
1995 maggio – Los Angeles: premio speciale Crystal Apple Award, California fashion industry friends
novembre – Milano: targa, Circolo degli incontri
1996 settembre – New York e San Francisco: riconoscimento, partecipazione agli eventi speciali dedicati a Gianfranco Ferré
ottobre – Milano: premio speciale Masters of Linen, European confederation of linen and hemp (CELC)
1997 maggio – Legnano: riconoscimento Liceali Sempre, Liceo scientifico di Legnano
1999 marzo – Como, palazzo Cernezzi: consegna delle chiavi, Città di Como e attestato di riconoscimento, Associazione Ideacomo
marzo – Milano: premio speciale Fur Fashion Award – speciale 50 anni, Associazione italiana pellicceria
maggio – Modena: riconoscimento, Pavarotti & Friends
luglio – Roma: premio per i vent’anni di attività, Camera nazionale della moda italiana
2001 aprile – Shanghai: nomina Senior Advisor of Garment Arts, Città di Shanghai
maggio – Legnano: Gran Priorato, Contrada della Flora
dicembre 2001/giugno 2002 – Milano: Civiche benemerenze e distintivo con stemma, Comune di Milano
2003 novembre – Düsseldorf/Neuss: premio speciale Kinder in Not, UNESCO
dicembre – Berlino: Five star diamond award per SPA olistica
2004 aprile – Milano: premio Dama d’argento, Associazione degli amici del Museo Poldi Pezzoli
settembre – Sanremo: riconoscimento, partecipazione a Sanremo Fashion
settembre – Milano: premio alla carriera, Chi è chi del giornalismo e della moda
2005 febbraio – Milano, Teatro alla Scala: Sigillo Longobardo, Consiglio regionale della Lombardia
2006 luglio – Milano: riconoscimento Certificate of appreciation, Distretto Lions 108 IB1
Insegnante
Gianfranco Ferrè amava far conoscere la sua esperienza e trasmettere le sue capacità, soprattutto ai giovani. E’ stato tra i fondatori, nel 1983, della “Domus Accademy” scuola post-universitaria di disign e moda, dove ha insegnato per cinque anni, dal 1984 al 1989.
Ha pure lasciato in alcuni scritti le riflessioni sullo stile, la moda, la figura, con un’attenzione particolare ai giovani:
- L’abito e il corpo. Il corpo e la figura, in La moda italiana. Dall’antimoda allo stilismo, a cura di G. Buttazzi – A. Mottola Molfino, Milano 1987, pp. 288-295 (con E. Tadini);
- Liberté, egalité, frivolité, in Vita italiana. Cultura e scienza, 1989, 4, pp. 84-89;
- Il senso dello stile, 24 giugno 1993;
- Lettres à un jeune couturier, Paris 1995;
- A un giovane stilista, Milano 1996.
Lo stilista – Le camicie bianche
Ferrè ha fatto di questo abituale capo d’abbigliamento un capolavoro di stile, fantasia e rigore geometrico. In questo sezione del Museo Web ne riportiamo due.

Autunno/inverno 1990

con Pastron ricamato