IL CONVENTO DEGLI UMILIATI

Gli Umiliati. L’ordine monastico degli Umiliati, è stato uno dei tanti movimenti religiosi spirituali che dopo l’anno mille, si sono impegnati per riportare la  vita della Chiesa e dei fedeli alla semplicità evangelica. Il movimento  nacque a Milano e si diffuse rapidamente in tutta la Lombardia ed oltre. Gli aderenti, uomini e donne, conducevano una vita frugale, sostenendosi col proprio lavoro. Si erano specializzati nella lavorazione della lana da cui traevano “optimi panni” come dicono i cronisti del tempo.

Historia Ordinis Humiliatorum, 1431, Milano, Biblioteca Ambrosiana.

La “casa” di Legnano – Un gruppo di Umiliati si era stabilito a Legnano, in una “casa” (convento) posta all’angolo tra l’attuale via XXV aprile e via Palestro. Da loro, i residenti del borgo, quale era Legnano a quei tempi, hanno potuto apprendere le tecniche di filatura e tessitura, diventando così contadini/artigiani, manodopera specializzata che in seguito permetterà  alla nostra città di raggiungere il primato nel settore tessile.

1398 – Il primo documento sulla presenza degli Umiliati a Legnano risale al 1398. In una specie di censimento dei beni ecclesiastici, il “Notitiae Cleri Mediolanensi” si fa accenno alla chiesa di S. Maria del Priorato o Assunta dei frati Umiliati, chiesa annessa al convento dei frati Umiliati.

Lampugnani – La chiesa era sotto patronato e beneficio della famiglia legnanese. Tra i priori del convento figurava anche un Placido Lampugnani, frate, come risulta dai registri della parrocchia di S. Magno e da una pergamena presso la Biblioteca Ambrosiana.

Ospedale – Nell’abito del convento era stato allestito anche un modesto ospedale. Nel “Liber Seinarii Mediolanensi” (fine XV secolo) era segnato come Ospedale di Santa Maria, ma è più probabile che fosse un semplice dispensario medico o una specie di infermeria.

1571 – Quando, nel 1571, Pio V, scioglie l’ordine degli Umiliati, la piccola comunità legnanese era composta da meno di 10 frati, il convento contava una decina di locali distribuiti su due piani. Il posto dei frati fu preso dalle monache Umiliate, dette anche della Trasfigurazione o del Gesù che seguivano la regola agostiniana. A loro l’arcivescovo Carlo Borromeo, affidò la conduzione dell’ospedale.

Demolizione del convento degli Umiliati (1953)

Via Monastero Rotto – Alla fine del XVI secolo il disastroso crollo della Chiesa di Santa Maria  del Priorato, adiacente al convento, coinvolse anche quello e le religiose si trasferirono in alcune casupole che si affacciavano sull’attuale via Lega, che dal 1660 compare come via del Monastero Rotto e poi  via Madonna Mora e successivamente come via Cambiaghi. 

XVII secolo – La chiesa fu ricostruita e si può pensare che anche il monastero sia stato riparato.

1953 – Dopo varie vicende e passaggi di proprietà, tutto il complesso chiesa-monastero fu demolito. Sull’area liberata fu edificata la “Galleria INA

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