Percorso 12: LEGNANO E L’AMBIENTE

L’espansione dell’industria protrattisi quasi ininterrottamente per un secolo, dalla seconda metà del XIX alla prima metà del XX secolo, ha avuto un costo. L’innegabile progresso economico e sociale della popolazione, è stato accompagnato dalla compromissione dell’ambiente naturale con cui conviveva la Legnano agricola.

“Ogni medaglia ha il suo rovescio”, “non c’è rosa senza spine”, e le spine del progresso di Legnano sono state l’inquinamento dell’Olona e  la eliminazione di vaste aree verdi, boschi e prati, tipici del paesaggio del nostro territorio, per far posto a fabbriche, strade e capannoni.

Negli ultimi decenni del secolo XX, ci si è resi conto che “le umane sorti e progressive” e “il progresso” avevano dei limiti e che andare oltre avrebbe portato più svantaggi che vantaggi. Di conseguenza si è cercato di risanare dove possibile l’ Olona e proteggere le aree verdi, autoctone, ancora rimaste: parco del Castello,  Parco Alto Milanese, Parco ex ILA e Parco Bosco dei Ronchi, con le annesse strutture: l’ex sanatorio e la ex colonia elioterapica.

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